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La potenza di una piccolezza.

luglio 1, 2009

Ripensavo a quanto può fare una piccola cosa come il canto di un uccellino ascoltato di prima mattina. Diventato per me in poco tempo appuntamento irrunciabile, rappresenta ormai un minuto di relax quotidiano totalmente naturale.E, restando in tema, quanto può rappresentare per noi un gesto piccolo? Indubbiamente bisognerà trovarsi nel giusto stato d’animo per riceverlo, ma se c’è questa intesa perfetta di momenti e gesti allora si crea una vera e propria magia. E questo aneddoto cade tosto a pennello.

Ieri è stata una giornata normalmente escrementizia, con la solita maleducazione onnipresente e la frequentazione di persone che avrei di gran lunga preferito evitare.
Naturalmente all’uscita non ero proprio d’umore splendido, così sono lentamente scivolato nel mio mondo di musica sparata nelle orecchie, sapete com’è, alle otto di sera non ci sono passerotti che ti cantano la serenata. E ho incrociato una persona che non vedevo da “n” anni, senza nessun motivo in particolare a dire il vero. Nessuno di noi due s’è fermato, ognuno ha continuato per la sua strada senza dire nè ah nè bah. Eppure lei mi ha sorriso. Brevemente.
Mi piacerebbe ringraziare questa persona, non penso che mai mi leggerà ma non importa, perlomeno la mia coscienza sa di averci provato. Io ero completamente perso, a malapena l’ho riconosciuta ma in quel sorriso ha colto quel minimo di cordialità e di gentilezza che quel giorno m’era proprio mancato nel resto dell’umanità a me fisicamente vicina.
Magari non era neanche a me rivolto, magari non sapeva neanche chi fossi, ma sapete cosa? Tutto ciò non importa, alla fine. Quel che conta è il gesto e che io l’abbia accolto con cordialità. Non mi ha cambiato la giornata, non mi ha fatto cambiare idea su nulla; però mi ha restituito un briciolo di serenità.
Poco, dite? Beh, ma che vi aspettate da uno sconosciuto? Di solito mi aspetto il peggio e lo schifo massimo, quindi se riesce addirittura a restituirmi un briciolo di serenità così tranquillamente, senza farci caso e senza pretendere nulla in cambio… For me this is heaven.

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E poi ha due tette della madonna.

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(Scusate, altrimenti avrei ricevuto lamentele da parte della FAND, per l’eccessivo contenuto di zuccheri del mio intervento. Signori diabetici, mi scuso in anticipo.)

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Ovviamente non intendo dire che ci sia niente di male nell’essere diabetici. Rispetto in pieno la malattia di questi signori e non mi permetterei mai di offendere la loro persona.

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Ovviamente non intendo offendere neanche le tettone insinuando che siano capaci di cordialità e gentilezza. Non credo che queste siano comunque caratterstiche dell’essere femminile.

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Cordialità.


-MD

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